Ciao a tutti,
vi invito a leggere con grande attenzione l’articolo “I microbi del polline determinano gran parte del fitness delle larve di ape” a cura di Gianni Savorelli su Apinforma n.6 Novembre/Dicembre 2019.
Nell’articolo viene descritto lo studio effettuato da ricercatori americani su larve di api nutrite rispettivamente con polline ricco di microrganismi probiotici (come in natura) e con polline sterilizzato (privo di microrganismi probiotici).
Si è dimostrato che le api alimentate con polline ricco di microrganismi probiotici crescono molto più sane e forti. Inoltre le stesse larve si sviluppano molto più velocemente rispetto a quelle nutrite con polline sterilizzato, limitando i danni della varroa che non ha il tempo di replicarsi altrettanto velocemente. Infatti è noto che ad un maggior tempo di sviluppo della larva corrisponde una maggiore possibilità di replicazione di varroa, quindi ad una minor presenza di microrganismi nel polline, corrisponde una maggior presenza di varroa nell’alveare!!!
Purtroppo a volte in natura il polline è povero di microrganismi probiotici a causa dell’abuso da fitofarmaci nelle pratiche agricole, oppure è l’apicoltore stesso che abusa di prodotti acaricidi o sciroppi zuccherini, che riducono fortemente la presenza di microrganismi probiotici nell’alveare.
Il ruolo dei microrganismi probiotici assume sempre maggiore importanza per la salute delle api e diventa fondamentale per la salvaguardia del nostro patrimonio apistico.
A mio avviso l’apicoltore moderno, sia amatore che professionista, non può più sottovalutare questo aspetto, anche perché api in salute si traducono in meno lavoro, meno costi e maggiore produttività.
Buona stagione 2020 a tutti!!
Stefano Trovò